Museo Civico Archeologico

Collezioni / Ricerca / Bologna etrusca: fase orientalizzante

Alabastron corinzio

A partire dalla seconda metà dell'VIII secolo, si diffonde in Etruria la ceramica prodotta nella regione della città greca di Corinto, rinvenuta in notevole quantità sia nei corredi tombali che negli strati archeologici.

Informazioni aggiuntive

Ben presto nelle città etrusche e campane si svilupperà anche una produzione che imita forme e decorazioni della ceramica corinzia (ceramica etrusco-corinzia) e che avrà larga diffusione.
Questo piccolo contenitore per unguenti rappresenta l'unica ceramica di produzione greca finora attestata in un contesto bolognese di fase orientalizzante; la sua trasmissione in area padana è senza dubbio da imputare ad un centro etrusco-settentrionale, inizialmente riconosciuto in Vetulonia, con cui per altro Bologna intrattiene rapporti privilegiati in questo periodo, e più recentemente individuato in Artimino, nella media valle dell'Arno. La scarsità di ceramica corinzia di importazione ed etrusco-corinzia è comunque un fenomeno esteso a tutta l'area etrusca più settentrionale e padana tra il VII e la prima metà del VI secolo a.C.

Provenienza: Bologna. Necropoli Aureli, tomba 11
Datazione: 630 - 620 a.C.
Materiale: ceramica
Dimensione: altezza cm 10,7; diametro massimo cm 5,9
Numero di inventario: 25702

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Immagini

Sale espositive | Sala X - Bologna etrusca