Museo Civico Archeologico

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amuleto – Nuovo Regno: XVIII-XX dinastia (1539-1075 a.C.) (?) Il pendente, eseguito in corniola con una efficace essenzialità di tratto, mostra il profilo della divinità ippopotamo più nota e importante del pantheon egiziano: Toeri. Attestata iconograficamente dall’Antico Regno (2705-2225 a.C.) per tutto il periodo dinastico fino all’Epoca Tolemaica (332-31 a.C.), la dea riunisce nella sua figura parti anatomiche animali e umane che le conferiscono un aspetto benevolmente minaccioso. La testa da ippopotamo con la bocca appena dischiusa a mostrare la lingua e i denti, le estremità degli arti a zampa di felino e il dorso a spoglia stilizzata di coccodrillo connotano ed enfatizzano il suo ruolo protettivo, che ricopre spesso in associazione a divinità altrettanto popolari quali Hathor e Bes. Le mammelle pendule, tipiche di ogni madre che allatta a lungo i propri figli, e il ventre prominente da donna in avanzato stato di gravidanza ne specificano l’ambito di azione alla maternità, alle nascite e alle prime fasi di vita del nascituro, dall’infanzia all’adolescenza. Molte raffigurazioni della dea si legano dunque al vissuto quotidiano di individui o nuclei famigliari appartenenti a tutti i livelli della piramide sociale egiziana. La sua immagine compare su letti, poggiatesta e altri elementi d’arredo, su vasi da unguento e spilloni per la cura personale, su gioielli e amuleti da indossare con finalità apotropaiche prima ancora che estetiche, alle pareti delle case e sugli altari domestici deputati al culto privato. La presenza della dea è ugualmente documentata anche in ambito funerario e templare sino all’Epoca Tolemaica e Romana (30 a.C. - 324 d.C.), quando estende il suo ruolo di guardiana nei confronti delle stesse divinità.
Informazioni
Provenienza:
Materiale: Corniola
Dimensioni: Altezza: 3.62 cm - Larghezza: 1.80 cm - Spessore: 0.88 cm
Numero di inventario: MCA-EGI-EG_1246
Bibliografia: Nizzoli, Giuseppe, Catalogo Dettagliato della Raccolta di Antichità Egizie..., Alessandria d’Egitto, 1827, p. 33, Art. XVII, n. 35; Museo Civico di Bologna. Catalogo di Antichità Egizie descritte dal prof. cav. Giovanni Kminek-Szedlo, Torino, 1895, n. 1246; Il senso dell’arte nell’antico Egitto, Milano, 1990, p. 249, n. 218.