Museo Civico Medievale
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Museo Civico d'Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini
Strada Maggiore, 44
40125 Bologna
tel. 051 236708
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Collezioni Comunali d'Arte
Piazza Maggiore, 6
40121 Bologna
tel. 051 2193998
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Museo del Tessuto e della Tappezzeria "Vittorio Zironi"
Via di Casaglia, 3
40135 Bologna
tel. 051 2194528 - 2193916
fax 051 232312
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Le stanze le opere
Il dialogo tra le opere della collezione del Museo Civico Medievale e i lavori di uno scultore contemporaneo, già felicemente proposto negli anni scorsi attraverso le mostre dedicate a Carlo Zauli, Bruno Raspanti e Martino Genchi, prosegue con l’esposizione di 17 sculture di Piergiorgio Colombara. La mostra, che reca il titolo “Le stanze le opere”, presenta un esauriente panorama della produzione artistica di Colombara, caratterizzata dall’uso combinato di molteplici materiali (bronzo, ottone, rame, ferro, ceramica, vetro soffiato, corda, cera e inserimenti si antichi manufatti) e da una perenne ricchezza simbolica (compresa la frequente allusione a strumenti musicali), conseguita attraverso una costante reinterpretazione dell’antico e di alcune esperienze del surrealismo, una tensione all’assoluto e a quella levità cara a Italo Calvino e a Fausto Melotti. In alcune delle sale del Museo, nel loggiato e nel cortile interno il dialogo tra le opere contemporanee di Colombara e gli esiti della creatività di secoli fa si dispiega in una ricchezza di rimandi che intrigano e affascinano il visitatore, confermando l’intuizione di Francesco Arcangeli nella prima lezione da lui tenuta al corso di Storia dell’arte medievale e moderna all’Università di Bologna nel 1970: “[…] per me non esiste una differenza sostanziale nel metodo di approccio all’arte antica e all’arte moderna. […] è l’occhio che resta arbitro e dell’opera antica e di quella moderna”.
Piergiorgio Colombara è nato a Genova nel 1948. Frequenta il Liceo Artistico Barabino e la Facoltà di Architettura di Genova, dove si laurea nel 1974. Negli anni settanta e all'inizio del decennio successivo il suo interesse è volto prevalentemente alla pittura; dal 1985 si dedica pressoché esclusivamente alla scultura e al disegno. Ha partecipato manifestazioni internazionali, quali la Biennale di Venezia (1993, 2009, 2010), e ha tenuto mostre personali in musei pubblici e gallerie dell’Europa, degli Stati Uniti d’America e di molti altri Paesi.
In occasione della mostra, viene pubblicato un catalogo (46 pagine e numerose illustrazioni delle opere collocate nelle varie sale del Museo), con testi di Giacomo Rossignotti, Sandro Parmiggiani (“Conversazioni al Museo”), Flavia Motolese (“Il racconto della mostra”).
La mostra è prorogata fino al 28 febbraio 2021
Dal 24 Ottobre 2020 al 28 Febbraio 2021