Musei Civici d'Arte Antica

Museo Civico Medievale
Via Manzoni, 4
40121 Bologna
tel. 051 2193930 - 2193916
fax 051 232312
email

Museo Civico d'Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini
Strada Maggiore, 44
40125 Bologna
tel. 051 236708
email

Collezioni Comunali d'Arte
Piazza Maggiore, 6
40121 Bologna
tel. 051 2193998
email

Museo del Tessuto e della Tappezzeria "Vittorio Zironi"
Via di Casaglia, 3
40135 Bologna
tel. 051 2194528 - 2193916
fax 051 232312
email

Eventi e mostre / Slaven Tolj Craquelure. Pavo and me

  • >
Mostre

Slaven Tolj Craquelure. Pavo and me

In occasione di ART CITY 2023 le Collezioni Comunali d’Arte ospitano la personale di Slaven Tolj Craquelure. Pavo and me. La mostra, curata da Daniele Capra, è costituita da una quindicina di opere oggettuali e documentative dell’artista, nonché dalla performance Bologna, February 2023, realizzata appositamente per il museo bolognese.

Craquelure. Pavo and me – i cui lavori spaziano dalla scultura alla fotografia, dalla performance all’intervento site specific realizzato per la Sala Urbana – ripercorre a volo d’uccello l’opera dell’artista evidenziando la sua capacità di porsi come elemento interstiziale rispetto alle dinamiche interiori, interpersonali e politiche. A partire dai suoi esordi alla fine degli anni Ottanta, fino alle opere recenti che testimoniano le vicissitudini dovute a un ictus che ha minato le sue capacità linguistiche, la pratica della body art e dell’arte concettuale sono centrali per Tolj, la cui ricerca è alimentata da un continuo scambio con gli eventi relazionali e professionali vissuti in prima persona. La mostra, che ha la forma di una sintetica retrospettiva, è un racconto intimo condotto attraverso le vicende personali e storiche che hanno segnato la vita di Tolj, a partire dalla tragica dissoluzione della Jugoslavia. La mostra è dedicata al fotografo Pavo Urban, amico dell’artista morto in guerra a Dubrovnik il 6 dicembre 1991, del quale sono esposte due fotografie che documentano una performance dell’artista.

Nell’azione A tattoo of the logo of Rijeka’s Museum of Modern and Contemporary Art Rijeka (2013), realizzata nelle settimane successive alla sua nomina a direttore del museo MMSU, l’artista si fa tatuare il logo del museo sulle spalle. È un’opera insieme intima e politica, nella quale l’artista testimonia la sua dedizione personale al nuovo ruolo istituzionale; ma, essendo egli anche artista, evidenzia il fatto di come i musei siano percepiti come un marchio e un metro di valore del proprio lavoro.

In Community Spirit in Action (1998) Tolj performa in un peep show di Zagabria insieme a una spogliarellista, presentando il proprio corpo disteso e coperto da un panno del tutto inerme. L’opera evidenzia la condizione paradossale di essere un bodyartista la cui presenza passa socialmente quasi nascosta, mentre il corpo di donna, sfruttato e oggettivato eroticamente dagli uomini, è al contrario il fulcro del desiderio.

La fotografia Untitled (1997) testimonia la rimozione dei maestosi lampadari della Chiesa di Sant'Ignazio, a Dubrovnik, affinché non potessero cadere sulle persone, avvenuta durante i combattimenti nelle guerre nell’Ex Jugoslavia. Gli oggetti sono stati così sostituiti con delle semplici lampadine industriali senza identità.

Nella performance Dubrovnik-Valencia-Dubrovnik (2003) Tolj rimanere a torso nudo dopo essersi tolto una dozzina di indumenti, ciascuno dei quali provvisto di un bottone nero che simboleggia un amico perso in guerra. A quel punto strappa uno dei bottoni e decide di cucirlo sulla propria pelle, usando ago e filo, come se fosse una medaglia da appuntarsi al petto. Ma, al contrario, questo gesto diventa il segno di un lutto, di un dolore che denuda e dal quale non ci si può più liberare.

L’opera è, nella poetica di Tolj, un elemento di mediazione e relazione tra l’artista, il suo corpo e il contesto in cui si è generata. Attraverso la propria presenza, ad azioni minimali condotte con il proprio corpo, a spostamenti di piccoli oggetti, Tolj mette in luce le fessure e le scorticature che la vita e la storia causano sul tessuto della nostra esistenza, come la craquelure che si produce sulla superficie dei dipinti a olio col passare degli anni. Senza retorica, con un linguaggio scarno e necessario, l’artista interroga l’osservatore e lo investe di un’intensa carica emotiva, rivelando con i suoi lavori l’immane crudezza della realtà.

 

Conferenza stampa
25 gennaio 2023 ore 10
Palazzo d’Accursio, Cappella Farnese
Mostra
26 gennaio - 5 marzo 2023
Performance
4 febbraio 2023 ore 19 (ingresso gratuito ore 18.30-22)
5 febbraio 2023 ore 11 (ingresso gratuito con biglietto Arte Fiera)
Progetto promosso da
Galerie Michaela Stock, Vienna
Con il supporto di
Kontakt Collection, Vienna
In collaborazione con
Art radionica Lazareti, Dubrovnik
Settore Musei Civici Bologna | Musei Civici d’Arte Antica
Conferenza stampa
25 gennaio 2023 ore 10
Palazzo d’Accursio, Cappella Farnese
Performance
4 febbraio ore 19 (ingresso gratuito ore 18.30-22)
5 febbraio ore 11 (ingresso gratuito con biglietto ArteFiera)
Progetto promosso da
Galerie Michaela Stock, Vienna
Con il supporto di
Kontakt Collection, Vienna
In collaborazione con
Art radionica Lazareti, Dubrovnik
Settore Musei Civici Bologna | Musei Civici d’Arte Antica

 

Quando

Dal 25 Gennaio al 5 Marzo 2023
La mostra segue gli orari del museo, fatta eccezione per Arte Fiera e ART CITY Bologna (27 gennaio - 5 febbraio 2023), in occasione delle performance: 4 febbraio ore 19 (ingresso gratuito ore 18.30-22) e 5 febbraio ore 11 (ingresso gratuito con biglietto ArteFiera)

Informazioni

Collezioni Comunali d'Arte

tel. 051 2193998
email



Ingresso Biglietto Museo

Dove

Ingrandisci mappa

Museo | Collezioni Comunali d'Arte

Piazza Maggiore 6
40121 Bologna