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Guercino e i suoi allievi. Dalle 'teste di carattere' ai ritratti
Dall' 8 ottobre al 26 novembre le Collezioni Comunali d’Arte di Bologna dedicano una mostra al pittore Giovanni Francesco Barbieri, noto come il Guercino, e ai suoi allievi.
La mostra è incentrata sul passaggio dalle cosiddette ‘teste di carattere’ al ritratto vero e proprio. Cosa sono le ‘teste di carattere’? Sono volti tipici da utilizzare in diversi generi di composizioni, religiose o profane, che gli artisti del passato realizzavano a partire dallo studio dal vero di un modello per astrarre alcune pose ed espressioni.
Anche il Guercino (Cento, 1591 – Bologna, 1666) ha creato ‘teste di carattere’. Lo sono i personaggi nella Trinità e la Lucrezia, opere autografe in mostra. Rientrano nel genere anche i volti di Salomè e di San Giovanni nel San Giovanni Battista in carcere tentato da Salomè, presente in mostra in una copia seicentesca conservata alle Collezioni Comunali d’Arte.
Le opere degli allievi del Guercino, i fratelli Cesare e Benedetto Gennari, appartengono invece al genere del ritratto. Rispetto alle ‘teste di carattere’, questi ritratti barocchi non sono più tipi, ma soggetti specifici, grazie ai dettagli dell’abbigliamento e delle acconciature e la collocazione in uno spazio temporale preciso.
Guercino è molto apprezzato in vita, ma la sua fama continua anche nel secolo successivo. In esposizione anche alcune repliche dei suoi dipinti, come il San Girolamo penitente, attribuito al suo stretto collaboratore Bartolomeo Gennari, e le copie settecentesche della Vestizione di san Guglielmo e della Flora.
L’esposizione si inserisce nell'ambito degli itinerari guerciniani promossi da Comune di Bologna, Città metropolitana di Bologna, Comune di Cento e Regione Emilia-Romagna in occasione della riapertura al pubblico, dopo il terremoto del 2012, della Civica Pinacoteca di Cento e della mostra “Guercino nello studio” presso la Pinacoteca Nazionale di Bologna.
Dal 8 Ottobre al 26 Novembre 2023