Sesto appuntamento della rassegna Incontri&arrivi in occasione della riapertura al pubblico delle Sale Rusconi delle Collezioni Comunali d’Arte dopo quasi dieci anni di chiusura per lavori di restauro e adeguamento funzionale, nell’ambito delle iniziative per "Bologna Città Europea della Cultura del 2000". L’ imponente sequenza di sei sale, parte del braccio cinquecentesco dell’appartamento invernale del Cardinal Legato, si presenta oggi con un carattere composito, sottolineato dall’allestimento presentato in occasione della riapertura.
Nei primi tre ambienti, che conservano tracce dell’originale decorazione cinquecentesca, è stato fedelmente ripristinato l’allestimento da "Museo arredato" ideato per questa ala nel 1935, e fondato sull’evocazione e la ricostruzione d’ ambiente, tipica della museografia del tempo.
Nei primi tre ambienti, che conservano tracce dell’originale decorazione cinquecentesca, è stato fedelmente ripristinato l’allestimento da "Museo arredato" ideato per questa ala nel 1935, e fondato sull’evocazione e la ricostruzione d’ ambiente.
Sono state invece ampiamente ripristinate le forme neoclassiche della decorazione delle ultime tre sale, risalenti con ogni probabilità al periodo giacobino e napoleonico, quando il palazzo pubblico, destinato a sede del direttorio della repubblica cispadana, fu oggetto di importanti interventi di riassetto decorativo e funzionale. L’ambiente più significativo di queste sale è la "Boschereccia", opera di Vincenzo Martinelli (1737-1807) e Giuseppe Valiani (1735-1807): una delle più importanti e suggestive stanze-paese largamente diffuse nella Bologna napoleonica, le cui pareti si aprono illusionisticamente su verdi spazi aperti, entro equilibrate ripartizioni spaziali che "regolarizzano" la natura secondo le tendenze del nuovo razionalismo classicista.
In questi ambienti oggi esposti quadri, mobili, cornici, specchiere barocche, ritrattini miniati sette-ottocenteschi del Lascito Rusconi, oltre a ritratti sette-ottocenteschi provenienti dal Collegio dei Nobili, alcuni dei quali opera di Angelo Crescimbeni (Bologna, 1708-1779), autore anche del ritratto della contessa Elena Marescotti in Marsili (1776), a pastello, recentemente acquistato dai Musei Civici d’ Arte Antica, ed esposto per la prima volta. Il carattere neoclassico delle ultime sale è sottolineato inoltre da dieci tempere su tela in allestimento temporaneo, appartenenti all’ importante complesso decorativo di palazzo Aldini-Sanguinetti in strada Maggiore, qui collocate a scopo conservativo durante i lavori di restauro del palazzo, recentemente donato alla città e destinato a sede del Museo della Musica.