Da ormai otto anni il Museo Davia Bargellini propone l'appuntamento dedicato al tema dei presepi, con una mostra organizzata dall'Istituzione Bologna Musei | Musei Civici d'Arte Antica, in collaborazione con il Centro Studi per la Cultura Popolare.
Quest'anno tre artiste contemporanee - Carla Righi, Elena Succi, Maria Luisa Zarri - espongono le loro opere, che dialogano con alcune statuette che provengono dagli antichi presepi conservati presso il museo, mettendo in luce le citazioni dei gesti e delle composizioni tra gli esemplari del presente e quelli del passato.
Ora, come si faceva un tempo, si è utilizzata la terracotta per dare forma al racconto, sempre uguale e sempre diverso, della Natività. Mentre le statuine della tradizione bolognese sono abitualmente dipinte, le artiste in mostra hanno talvolta scelto di lasciare la materia al grezzo, sfruttandone la pittoricità del vibrante chiaroscuro.
La stessa varietà di formati del presepio tradizionale si ritrova in quelli moderni, alcuni composti da statuine singole, che a seconda dello spazio possono cambiare ordine e posizione; altri da gruppi di figure, talvolta completati da scenografie elaborate, ma più spesso da pochi elementi fortemente simbolici ed evocativi (la mangiatoia grande come un letto che accoglie anche la Vergine, le colonne che alludono alla caduta del tempio di Salomone, ecc.).
Tutti questi presepi di ieri e di oggi sono però uniti da un sentimento comune, che non si manifesta in modo così forte ed incisivo in altre tradizioni presepiali: l’intimità con cui viene rappresentato il rapporto tra la Madre e il Figlio, elemento che rafforza la devozione del fedele grazie alla vicinanza con l’esperienza umana.
Il mistero e la suggestione del presepe si rinnova quindi nei secoli, grazie alla sensibilità degli artisti che continuano ad illustrare il momento della nascita di Gesù.
Numerosi eventi (visite guidate, un concerto, un laboratorio per bambini) consentiranno ai visitatori di cogliere molteplici significati e suggestioni di queste particolarissime sculture in terracotta.
È inoltre possibile ammirare un presepe in carta, collocato all’interno della “Casa di bambole” settecentesca esposta in museo, frutto dell'”intrusione” di un artista del nostro tempo al Museo Davia Bargellini: il fumettista Benôit Preteseille, che ha realizzato i diversi personaggi copiandoli da figure che appartengono ad opere dell'esposizione permanente.