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Questa tavoletta in argento lavorato a sbalzo e niello, è uno strumento liturgico che veniva utilizzato durante le solenni cerimonie nuziali per portare la “pace”, espressa nel bacio prima della comunione.
Veniva infatti generalmente commissionata in occasione di importanti matrimoni e poi donata alla chiesa presso la quale l’evento era stato celebrato. Considerazioni di tipo stilistico hanno indotto ad attribuire questo prezioso oggetto a Francesco Francia, celebrato dai contemporanei non solo come pittore, ma anche per l’abilità versata nell’arte orafa; tanto da firmarsi nelle pale come “aurifex”. Il nostro esemplare, in cui è raffigurata la scena di Gesù Crocifisso tra la Madonna e i santi Francesco, Giovanni Evangelista e Girolamo, reca gli stemmi Bentivoglio e Sforza, cioè la sega a sette denti bentivolesca e l’ondato azzurro sforzesco. Poiché furono due le occasioni attraverso le quali i componenti di queste famiglie strinsero rapporti con il vincolo nuziale (oltre a quelle nel 1464 fra Giovanni Bentivoglio e Ginevra Sforza, nipote di Francesco Sforza, vi furono nel 1492 quelle fra Alessandro Bentivoglio, figlio di Giovanni II, e Ippolita Sforza), non è facile sciogliere ogni dubbio su quale momento vada indicato come più opportuno per la commissione. La presenza vicino agli stemmi delle lettere “MZ” e “Z”, in cui dovrebbero essere individuabili le iniziali dei nomi dei signori di Bologna, “Madonna Zinevra” e “Zovanne”, farebbero propendere per le nozze di Giovanni II (1464): una datazione che tuttavia sembra difficilmente adattarsi alla produzione di Francia, cadendo troppo precocemente nella sua attività, e che lascia dunque aperto il problema.
Datazione: 1465?
Materiale: Niello con cornice sbalzata in argento e smalti