Musei Civici d'Arte Antica

Museo Civico Medievale
Via Manzoni, 4
40121 Bologna
tel. 051 2193930 - 2193916
fax 051 232312
email

Museo Civico d'Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini
Strada Maggiore, 44
40125 Bologna
tel. 051 236708
email

Collezioni Comunali d'Arte
Piazza Maggiore, 6
40121 Bologna
tel. 051 2193998
email

Museo del Tessuto e della Tappezzeria "Vittorio Zironi"
Via di Casaglia, 3
40135 Bologna
tel. 051 2194528 - 2193916
fax 051 232312
email

Percorsi collezionistici / Online / Museo Indiano di Bologna

Maha-Cundi

Maha-Cundi

Informazioni aggiuntive

La statua raffigura Cundi o Maha-Cundi, una forma del Buddha Avalokiteshvara conosciuta e affermata nel buddhismo Mahayana, e ancor più venerata dai seguaci delle correnti tantriche dette Vajrayana, il cui culto sembra essersi diffuso in India nei primi secoli dell'era volgare, per fiorire dopo l'VIII secolo anche in Cina. Poiché risulta danneggiata nella parte sinistra, è impossibile riconoscere tutti gli attributi che nella tipica iconografia vengono assegnati alla divinità buddhista, segnatamente riconoscibili dagli oggetti che stringe nelle numerose mani, che dovrebbero essere diciotto, a rappresentare i mezzi per il raggiungimento della liberazione secondo il buddhismo. Il riconoscimento avviene quindi anche grazie alla presenza delle due figure sottostanti, Nanda e Upananda, che la tradizione vuole appunto associati a Cundi, figura conosciuta come la “Madre dei sette milioni di Buddha”. I due, secondo la mitologia indiana, sono considerati principi dei naga, il popolo dei serpenti che la tradizione vuole a protezione di Buddha. Sebbene nell'elenco della raccolta Pellegrinelli compaia un oggetto definito genericamente come “idolo indocinese con 18 braccia” e non si esclude quindi che la statua possa essere entrata a far parte della collezione del Museo Indiano nel contesto dell'acquisizione, l'inventario del 1937 propone la figura menzionata nella terza sala del Museo, dove compare anche la descrizione di un “idolo in metallo dorato, con 10 braccia su fiore di loto”, che appare più convincente al fine di proporre l'identificazione definitiva della nostra statua. La rappresentazione di Cundi, quindi, potrebbe essere stata raccolta dallo stesso Pullé, che in effetti era assolutamente convinto delle teorie che vedevano il culto dei serpenti e degli alberi all'origine del buddhismo e che a più riprese torna su simili concetti nel suo resoconto di viaggio.

Provenienza: Asia Orientale
Datazione: fine XIX secolo
Materiale: metallo
Dimensione: H. cm. 19; la. cm. 9
Numero di inventario: N. 3234

Torna all'introduzione

Immagini