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Guan Di

Guan Di

Informazioni aggiuntive

Il personaggio raffigurato è il dio noto in Cina con il nome di Guan Di o Guang Gong, che ha origini storiche nella figura di Guan Yu, vissuto all'inizio del III secolo. Fu uno dei generali di maggior importanza nell'ultima fase di predominio degli Han orientali, che a partire dall'anno 25 d.C. dominarono parte dell'attuale Cina. Guan Yu assurse a divinità dopo la morte, avvenuta nel 220, anche grazie alla popolarità raggiunta dal Records of the three kingdoms, opera storica che descrive il tramonto degli Han orientali tra la fine del II e l'inizio del III secolo. Eccezion fatta per il dettaglio riferito alla barba, tuttavia, nel testo di riferimento manca una descrizione fisica di Guan Yu, che appare invece nel successivo Romance of the three kingdoms, opera letteraria scritta durante l'epoca Ming (1368-1644). Il viso di Guan Yu, secondo il romanzo, ornato di barba è di colore rosso, sopra l'armatura indossa vesti di colore verde e la sua arma è una guan dao, ovvero una lunga picca o alabarda. Il suo aspetto si ritrova in molti dipinti che lo vedono ritratto in simili sembianze e la familiarità della sua figura nel contesto della cultura cinese si manifesta nella devozione, comune alla religione taoista e al buddhismo fiorito in Asia orientale. Sebbene la carriera militare di Guan Yu si rifletta in alcune caratteristiche associate a Guan Di, il culto di questa divinità ha manifestato connotazioni alternative alla semplice figura del dio della guerra. Nel buddhismo cinese, infatti, Guan Di assume anche i tratti del cosiddetto Sangharama Bodhisattva, figura divina benevola a protezione della comunità monastica. L'elenco della raccolta Pellegrinelli, di cui la statua fa parte, così come è riportato in documenti dell'Università di Bologna, si riferisce alla rappresentazione di Guan Di definendola “figura in bronzo (supposta del personaggio antico Thsao ?)”, mentre nell'inventario redatto da Francesco Bagnoli alla chiusura del Museo Indiano lo si riconosce come “Statua cinese con mani ai fianchi (Tao Tzi)”. Così veniva indicato, con tutta probabilità, ai visitatori della quarta sala del Museo Indiano, riservata alla storia delle religioni sino-giapponesi.

Provenienza: Cina
Datazione: secolo XVIII
Materiale: metallo
Dimensione: H. cm. 56
Numero di inventario: N. 3219

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