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Vishnu

Vishnu

Informazioni aggiuntive

La teca racchiude la rappresentazione di Vishnu dormiente su Anantashesha, uno dei momenti cruciali nella tradizione religiosa hinduista. Vishnu, accudito dalla consorte Lakshmi, riposa sul corpo di Shesha (tr. “il rimanente”) o Anantashesha (tr. “Shesha senza fine”), re dei naga, classe divina che trae origine e talvolta prende le sembianze del serpente cobra ed è spesso associata a Vishnu o alle sue manifestazioni, note come avatar. Secondo la tradizione, allo svolgersi delle spire di Shesha prende avvio la creazione dell'universo, mentre il riavvolgimento su se stesso del serpente prevede la conclusione di un ciclo temporale e la distruzione del mondo, in un articolato rimando ad altri miti, complicato, almeno dal punto di vista occidentale, da calcoli sulla divisione in epoche secondo la peculiare visione hinduista. Dalla distruzione del mondo Shesha resta tuttavia escluso, da qui il suo nome. La tradizione epica e puranica, su cui si fonda larga parte della religiosità dell'India, identifica anche Shesha con Lakshmana e con Balarama, rispettivamente fratelli di Rama e Krishna, due noti avatar di Vishnu che trovano un posto importante anche nel culto dei nostri giorni. Nella Bhagavad-Gita (10: 29), testo molto conosciuto ben al di là dei confini dell'India, lo stesso Krishna sostiene di identificarsi in Shesha, tra i serpenti, a significare il suo ruolo di suprema divinità, prima ancora che per riferirsi alla tradizione propria dell'epica. La teca è arricchita da altre figure di contorno ed è parte di un trittico con buona probabilità acquistato da Pullé durante il suo viaggio del 1902 nella zona di Tirupati, in Andhra Pradesh, dove sorge un famoso complesso templare, come pare testimoniato anche da un esemplare analogo che raffigura Vishnu-Venkateshvara (tr. “Vishnu signore di Venkata”), divinità da cui prende il nome un tempio della stessa area che sorge sul colle di Venkata. Gli oggetti erano probabilmente esposti nella terza sala del Museo Indiano, secondo quanto risulta dall'ultimo inventario delle collezioni. La maggior parte delle immagini riferite alla religione hinduista, sia statue, sia dipinti, furono restituiti alla famiglia Pullé, in base allo stesso inventario, che li donò in seguito al Museo di Antropologia dell'Università di Padova, in cui Pullé aveva insegnato per circa vent'anni.

Provenienza: India
Datazione: secolo XIX
Materiale: legno, argilla cotta e dipinta
Dimensione: H. cm. 17,2; la. Cm 14,4
Numero di inventario: N. 3166

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