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Narasimha con Praladha e Kayadu

Narasimha con Praladha e Kayadu

Informazioni aggiuntive

La rappresentazione di Narasimha, figura chimerica metà uomo e metà leone, è riconducibile alla devozione nei confronti di Vishnu, divinità hinduista di cui Narasimha rappresenta un avatar, una manifestazione, ovvero una discesa in terra, associata nel mito come nella nostra statua a Praladha, qui visibile stretto nella mano destra di Narasimha, probabilmente insieme a sua madre, Kayadu, nella sinistra. Nella raffigurazione, abbellita da una ricca ornamentazione floreale mancante di alcune decorazioni colorate in vetro o pietre di scarso valore, è assente l'altro personaggio descritto nel corrispondente mito, Hiranyakshipu, un daitya, ovvero una divinità in competizione con la classe dei deva, a cui appartiene Vishnu. La totale devozione di Praladha a quest'ultima divinità e la conseguente avversione del padre nei confronti del figlio, compongono lo scenario in cui si attesta il mito. I reiterati tentativi di Hiranyakshipu di uccidere il figlio a causa della fede in Vishnu, che in ogni occasione viene chiamato in aiuto e salva Praladha, e l'impossibilità di eliminare Hiranyakshipu, dotato di poteri in virtù dei quali solo una creatura divina, e in particolari circostanze, avrebbe potuto eliminarlo, conducono alla discesa in terra di Narasimha, che finirà il persecutore di Praladha in maniera cruenta. Quest'ultimo aspetto ci è precluso alla vista nella presente rappresentazione a causa dell'involontaria assenza di Hiranyakshipu. La rappresentazione, con buona probabilità si tratta di un esemplare da esportazione, comunque non utilizzato in precedenza per il culto di Narasimha, richiama lo stile tipico dell'area himalayana, proprio degli artisti newar della valle di Kathmandu, ma diffuso anche in aree come il Sikkim e Darjeeling, dove Francesco Lorenzo Pullé senz'altro si fermò durante il suo viaggio. Tuttavia mancano riferimenti precisamente riconducibili alla raffigurazione negli inventari del Museo Indiano, così come nella descrizione delle sale pubblicata su L'Archiginnasio nel 1907.

Provenienza: India/Nepal
Datazione: secolo XIX
Materiale: metallo
Dimensione: H. cm. 65; la. cm. 27
Numero di inventario: N. 3236

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