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Incensiere

Incensiere, in ottone fuso, inciso e incrostato in argento; XIII-XIV secolo

Informazioni aggiuntive

Questo piccolo incensiere in ottone fuso è in parte incompleto e manomesso. Manca infatti la parte superiore a forma i cupoletta emisferica traforata con presa, e vi è stato aggiunto il lungo manico dritto. La tipologia di bruciaprofumi su tre piedi con corpo cilindrico e copertura a cupoletta è ampiamente attestata nelle collezioni museali; importanti esemplari sono conservati al Cairo al Museo d’Arte Islamica e quattro sono al British Museum di Londra, tutti databili al XIII-XIV secolo e influenzati dalla scuola toreutica di Mosul. Sulla parete dell’incensiere di Bologna si alternano iscrizioni in corsivo, piccoli esagoni campiti con un motivo a spirale (elegante variante che sintetizza le “Z” e le “Y” ruotanti), e due medaglioni figurati. Nel primo di questi è rappresentato un personaggio seduto a gambe incrociate senza particolari attributi, mentre nel secondo un personaggio – sempre seduto nella medesima posizione – tiene un’ascia con una mano e una testa barbuta mozzata nell’altra. E’ una inequivocabile raffigurazione astrologica (si tratta del pianeta Marte, correlato con la costellazione di Perseo, in arabo “Colui che tiene la testa del Demonio”), e dunque, con molta probabilità, il primo personaggio è da identificare con Giove, significativamente spesso del tutto privo di attributi identificativi nella iconografia astrologica musulmana. L'incensiere appartevena al Museo Cospiano di Bologna.

Provenienza: Egitto o Siria
Datazione: XIII-XIV secolo
Materiale: Ottone fuso, inciso e incrostato in argento
Dimensione: H. cm. 12; diam. cm. 9; manico lungh. cm. 11,7
Numero di inventario: Bologna, Museo Civico Medievale, Inv. n. 2096

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