Musei Civici d'Arte Antica

Museo Civico Medievale
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40121 Bologna
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Museo Civico d'Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini
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Collezioni Comunali d'Arte
Piazza Maggiore, 6
40121 Bologna
tel. 051 2193998
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Museo del Tessuto e della Tappezzeria "Vittorio Zironi"
Via di Casaglia, 3
40135 Bologna
tel. 051 2194528 - 2193916
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Percorsi collezionistici / Online / La collezione islamica del Museo Civico Medievale

Introduzione

Il patrimonio artistico islamico in Italia è certamente di grande interesse. Lo è sul piano quantitativo e su quello qualitativo; la cosa che però più caratterizza l’arte islamica in Italia è la sua dispersione sul territorio. Innumerevoli collezioni e raccolte ospitano a Nord e a Sud opere importanti. E una città come Bologna, con la sua antica Università, non poteva ovviamente fare eccezione; dunque al Museo Civico Medievale, si conserva un piccolo – ma estremamente significativo – nucleo di opere, eterogenee per materiale e provenienza. Gli oggetti più rappresentati sono i metalli, in particolar modo quelli prodotti nell’epoca di grande fioritura artistica fra XIII e XIV secolo. Per chi abbia conoscenza delle collezioni italiane questa costatazione difficilmente risulta sorprendente, perché rispecchia un andamento che trova puntuali riscontri un po’ in tutta la Penisola. Ciò non toglie, tuttavia, che sia invece sorprendente la rarità e bellezza dei metalli raccolti in Italia; certamente, ove riuniti, essi costituirebbero la raccolta più importante e varia al mondo, non avendo rivali nemmeno nei paesi del Vicino e Medio Oriente. Dunque collezioni strepitose. E Bologna è nel solco di questa tradizione e conferma la regola! Tali metalli, prevalenti in queste schede esemplificative proprio per rispettare l’importanza della raccolta, sono rari, preziosi e di eccezionale qualità.
Accanto ad essi troviamo le armi – prevalentemente di produzione turco ottomana – a documentare relazioni non sempre pacifiche fra le varie sponde del Mediterraneo. Le ceramiche qui selezionate – due cosiddette ispano moresche e due ottomane – sono assai diverse fra loro, ma comunque di notevole impatto artistico e visivo. Sono davvero molto belle e importanti ! Raro, in Italia e in Europa, l’unico vetro rappresentato; praticamente un pezzo unico di innegabile fascino. Tutto ciò basterebbe a rendere cospicua, oggettivamente, la collezione islamica di Bologna, ma c’è di più. L’origine, ovvero la provenienza, di alcune di queste opere. Il marchese Ferdinando Cospi (buon frequentatore della corte medicea fiorentina, dove ebbe certamente l’opportunità di familiarizzarsi con le rare cose d’Oriente), seguendo le tracce del celebre Ulisse Aldrovandi, donò alla città la sua raccolta che ebbe, peraltro, un ponderoso catalogo a stampa. In questa donazione – ed è documentazione davvero rara per materiali islamici – erano presenti opere islamiche, già a Bologna, quindi, nella seconda metà del ‘600. Così anche per alcune armi (ché i manoscritti sono in altra istituzione museale bolognese) entrate nelle collezioni pubbliche per volontà del generale e diplomatico – oltre che viaggiatore, geografo e naturalista erudito – Luigi Ferdinando Marsili, grande collezionista e uomo di sensibile umanesimo.
Pochi, in conclusione, gli oggetti islamici a Bologna, ma di altissima qualità e, soprattutto, con la facoltà di raccontare una storia di incontri ( e scontri, certo …), di fascinazione, di intesa con culture apparentemente lontane, in una parola di parlarci del dialogo, che fanno di queste opere una precoce e imperitura fonte di insegnamento: l’arte è interprete di bellezza e di pace.

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