All’interno del processo di industrializzazione cittadino, il Comune di Bologna apre in modo sperimentale nel 1962, attraverso l’ITI Aldini-Valeriani, una sezione femminile. Visti gli esiti positivi, il Consiglio Comunale delibera l’apertura nel 1963 di un Istituto Tecnico Industriale Femminile autonomo, la cui breve storia termina nel 1971 quando viene unito all’Aldini-Valeriani, dove si formano le prime classi miste. Nell’ITIF per la prima volta le ragazze bolognesi hanno potuto diplomarsi come Perito industriale, con gli indirizzi chimico ed elettronico, un ambito sino ad allora riservato ai ragazzi. Non poche sono state, negli anni Sessanta, le iscritte a questa scuola, provenienti dalla città e dalla provincia di Bologna, ma non solo. L’apertura di questo Istituto ha rappresenta un momento significativo nel lungo percorso di emancipazione della donna dal punto di vista formativo, sociale ed economico, come fu allora sottolineato anche dalle associazioni femminili, in particolare dall’UDI.