Dalla metà dell’Ottocento diversi imprenditori del settore delle fonderie, provenienti da Francia, Inghilterra, Svizzera e Germania, attratti dalle potenzialità di sviluppo del mercato italiano decidono di trasferire in Italia parte delle loro attività e di investire capitali. Ad accomunare i nuovi stabilimenti è la presenza di tecnici altamente specializzati, scelti spesso all’estero dagli stessi imprenditori, e l’apertura, nelle fonderie di ghisa, di sezioni artistiche dedite alla produzione di manufatti destinati al decoro delle città e strutture metalliche per la realizzazione di mercati coperti, serre, gazebo e chioschi.