Nello spazio espositivo dedicato alla storia dei fratelli Maserati ed alle vetture da loro prodotte al secondo piano del Museo, prosegue la presentazione di modelli messi a disposizione da Musei e collezionisti privati. Dallo scorso mese di ottobre 2004 è possibile ammirare l’O.S.C.A. Barchetta 1500 TN, uno dei modelli di maggior successo fra quelli costruiti dai Maserati negli anni 1950. L’auto, costruita nel 1957, era l’evoluzione della formidabile O.S.C.A. di 1452 cm3 con cui Stirling Moss conseguì la vittoria assoluta nel 1954 alla 12 ore di Sebring battendo la squadra Ferrari pilotata dal campione del mondo Phil Hill; la squadra Lancia con Fangio, Ascari, Villoresi, Castelletti; le Aston Martin e le Maserati. Il motore TN è anche quello che equipaggiò la O.S.C.A. da record che nel settembre 1955, in una giornata memorabile, battè sulla pista del Lago Salato nello Utah (U.S.A.), pilotata dal campione di Indianapolis Tony Bettenhausen, ben 18 record mondiali di velocità detenuti dalla Porsche e dalla MG. L’elenco dei successi di questo modello è estremamente vasto, sia nel continente europeo che negli U.S.A. ed in Sud America. Tra le tante menzioniamo alcune corse in Italia: il Giro di Sicilia, nel 1956, dove, pilotata dal grande campione Gigi Villoresi, vinse la classe 2000 cm3 e giunse 3ª assoluta; la Mille Miglia, dove la squadra O.S.C.A. con tre vetture pilotate da Gigi Villoresi, da quello straordinario pilota che fu Giulio Cabianca, e da un altro campione, Umberto Maglioli, non solo sbaragliò le Porsche nella propria classe 1500 cm3, ma ottenne una grande affermazione nella classifica assoluta. Le strepitose vittorie assolute contro le Ferrari e Maserati di ben maggiori cilindrate alla Coppa d’Oro delle Dolomiti, al Giro di Calabria; e l’elenco potrebbe continuare a lungo. La 1500 TN batté nuovamente, con Gigi Villoresi, le Porsche al G. P. di Pescara, vinse la propria classe e fu 5ª assoluta alla 1000 Km di Monza pilotata dalla coppia Villoresi- Maglioli. Nel 1956 e nel 1957 questa vettura risultò praticamente imbattibile non solo dalle automobili della propria classe e da quelle di 2000 cm3, ma non di rado da quelle di 3000 e 4000 cm3. Il magnifico esemplare esposto al Museo continua a correre con successo oggi nelle corse per vetture storiche.