A Bologna, in Via del Porto 30, è presente un grande edificio con una storia plurisecolare, sopravvissuto alle demolizioni che tra Ottocento e Novecento hanno cambiato l’assetto dell’area. Il palazzo, un tempo della nobile famiglia Torfanini, era stato acquistato nel 1651 dall’Accademia del Porto per farne un Collegio, quindi dal mercante Francesco Boschi, nel 1742, e dall’imprenditore Luigi Pasquini, nel 1848, per le loro attività industriali tessili. Di particolare importanza la Fabbrica dei panni di lana di Francesco Boschi, realizzata nel 1733-1734 secondo criteri mutuati da esperienze estere, impiegando alcune maestranze venete, guidate da un esperto tecnico veneziano, e macchine appropriate. Era gestita in totale autonomia rispetto alla corporazione, l’Arte della lana, e tutte le lavorazioni avvenivano nell’edificio, prefigurando un’organizzazione del lavoro che sarebbe stato proprio della Rivoluzione Industriale.