Alla base della società industriale sta la cultura tecnica e questa categoria è a fondamento dell’esistenza stessa del Museo, la cui azione d’altra parte è motivata dal radicamento nel contesto di riferimento locale e internazionale. Un contesto che vede l’industria bolognese primeggiare in epoca preindustriale con la produzione serica, porre in essere le condizioni tra XIX e inizio XX secolo per fornire oggi nuovi e non secondari contributi sia come prodotti che come modelli originali di organizzazione produttiva. Un percorso che “Scuolaofficina” documenta in questo numero con il caso delle motociclette, presentando la storia della Verlicchi, e dell’automobili, approfondendo la vicenda dei Fratelli Maserati con la storia dell’O.S.C.A.. Si tratta di casi che aprono al confronto con altre esperienze museografiche, un collegamento che viene significativamente stabilito con i musei aziendali.. L’attività didattica e divulgativa sono un elemento importante di intervento del Museo e “Scuolaofficina” presenta il nuovo laboratorio sul tema dell’elettricità che arricchisce l’offerta alle scuole, documenta l’approccio ai materiali del Museo costituito da un gioco sperimentato da squadre di ragazzi, informa sulla seconda edizione del concorso per le scuole superiori promosso dall’Associazione Amici del Museo del Patrimonio Industriale.