Museum of Industrial Heritage

Le applicazioni dell’elettricità a partire dalla fine dell’Ottocento nell’industria, nella casa, nella comunicazione hanno profondamente trasformato modi e forme di vita. Questa nuova fonte di energia divenne il simbolo del progresso, esaltato nelle grandi Esposizioni Universali. 
Per corrispondere alle richieste dell’industria si diffuse l’insegnamento dell’elettrotecnica e nel 1898 anche a Bologna l’Istituto Aldini Valeriani introdusse questa disciplina nei propri corsi. 
Contemporaneamente si impiantò l’industria elettrica nazionale costruendo centrali come quella del Battiferro a Bologna. 
La rivoluzione elettronica degli ultimi trent’anni, con le conseguenti mutazioni nello stile di vita, di lavoro e comunicazione, deve tuttavia stimolare alla riflessione sulla “società digitale” e sulle sue prospettive.

La presentazione dei materiali storici delle collezioni Aldini-Valeriani relativi al tema dell’elettricità ora è integrata da un laboratorio, allestito nella sala “Fare... sapere”, che arricchisce l’offerta alle scuole e al pubblico di attività sperimentali. Su un tavolo attrezzato sono predisposti diversi strumenti: pendolino elettrico, pila di Volta, una serie di magneti e di apparati per ricostruire il funzionamento di una pila, giochi che visualizzano gli effetti dell’elettricità statica. Vi si affiancano specifici exhibits che mostrano effetti spettacolari dell’applicazione dell’elettricità quali la sfera al plasma, il “levitron” o trottola magnetica, il mondo sospeso.

Il Museo del Patrimonio Industriale ha inaugurato il 9 gennaio scorso con il gioco “Tira i dadi...al museo” la rassegna “Il Museo si diverte” promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Bologna. Suddivisi in cinque squadre, contrassegnate da altrettanti colori, i ragazzi hanno prima compiuto un percorso nel Museo per scoprire la città industriale - analizzata attraverso sette categorie di riferimento per ritrovarsi poi nell’auditorium dove si è svolto il gioco vero e proprio. Coinvolti da un’animatrice i ragazzi hanno tirato i dadi, risposto alle domande che comparivano sul tabellone proiettato da computer. Al termine della partita, tutti hanno ricevuto premi e gadgets offerti da alcune aziende aderenti all’Associazione “Amici del Museo del Patrimonio Industriale”.

La seconda edizione del concorso “Cultura e Innovazione nella Società Industriale ea Bologna” proposto dall’Associazione alle scuole superiori della città ha proposto ai ragazzi il tema “Racconta l’Azienda”: A ognuna delle dodici scuole partecipanti è stata assegnata un’azienda: i ragazzi - guidati dai professori tutor - dovranno visitarla e farsene “interpreti” attraverso i loro elaborati. A fine marzo la giuria inizierà a valutare le prove degli studenti per procedere all’assegnazione dei premi, che prevedono tra l’altro un viaggio a Parigi a settembre per visitare il Musée des arts et métiers.