Phormiskos attico a figure nere
Vaso - 550 - 530 a.C.
La forma peculiare del vaso va messa in relazione con dei contenitori in materiale deperibile (stoffa o cuoio), probabilmente destinati a contenere gli astragali. La redazione in ceramica è molto rara, come testimoniato dallo scarso numero di esemplari conservati, tutti sicuramente legati alla sfera funeraria, secondo quanto viene anche evidenziato dal carattere delle raffigurazioni. Anche in questo vaso è infatti rappresentata, nel registro centrale, una scena di compianto: la defunta è esposta su di un letto, circondata dai parenti che intonano il lamento funebre.Informazione aggiuntive: Il vaso ha corpo ovoide e lungo collo che terminava in origine in un espansione sferica, ora perduta. Il fondo del vaso è tondeggiante, privo di base di appoggio. In origine il vaso non aveva nessuna apertura e quindi si può pensare ad un carattere simbolico e funerario dell'oggetto. Presenta cinque zone decorate. 1 - Sul collo doppia fascia di petali contrapposti. 2 - Sirena volta a destra fra due pantere e due cigni. 3 - Sul corpo scena di prothesis. Al centro su un alto letto vi è il defunto avvolto in un manto a strisce nere e paoazze; il capo appoggia su un cuscino. Accanto al letto due donne con due fanciulli. A destra tre donne con braccia alzate in segno di compianto: una di esse ha un bambino sulle spalle. A sinistra altre tre donne nello stesso atteggiamento e tre fanciulli. Seguono la processione sei uomini con il braccio alzato. 4 - Al centro fiori di loto e palmette, circondati da animali: una sirena, un leone retrospicente, un cigno, un'altra sirena. 5 - Fascia di petali. Spezzata nel collo e mancante del rigonfiamento terminale.
Provenienza: Atene
Provenienza:
Collezione: Collezione Skene
Materiale: Argilla
Altezza: 21.6 cm
Diametro: mm
Diametro massimo: 11.5 cm
Numero di Inventario: MCA-GRE-G_0002
Bibliografia: ;
Bibliografia:
Heinrich Heydemann, Mitteilungen aus den Antikensammlungen in Ober- und Mittelitalien. Drittes hallisches Winckelmannsprogram, Halle, 1879, p.59,n.1596;
Giuseppe Pellegrini, Catalogo dei vasi antichi dipinti delle Collezioni Palagi ed Universitaria, Bologna, 1900, p. 23, n. 190, fig. 20;
Luciano Laurinsich, Corpus Vasorum Antiquorum, Italia 7, Bologna Museo Civico, Fascicolo 2, 1926 (dopo il), III H e, tav. 24, nn. 1-3;
Pelagio Palagi artista e collezionista, Bologna, 1976, p. 258, n. 204; p. 282, fig. 204;
Anna Rita Mandrioli Bizzarri, La raccolta “Skene”: un nucleo greco nella Collezione Palagi, 1976, p. 59, n. 10;
Hilde Ruhfel, Das Kind in der Griechischen Kunst, Mainz, 1984, p. 39, fig. 13;
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Marie Hélène Delavaud-Roux, Les danses pacifiques en Grece antique, Aix en Provence , 1994, pp. 120-121, n. 50 ;
Eleni Hatzivassiliou, The attic phormiskos: problems of origin and function, London, 2001, p. 142, n. 1;
www.cvaonline.org, 2004 (dal), v.n. 5237;