Anfora attica a figure nere
Vaso - 540 - 510 a.C.
L’anfora è un bell’esemplare della tipica produzione di Nikosthénes, un vasaio attico attivo tra il terzo venticinquennio e la fine del VI sec. a. C., che avvia una produzione speciale di vasi dalla peculiare sagoma ad imitazione dei recipienti in metallo. Nikosthénes fu ceramista e pittore al tempo stesso e le sue produzioni trovarono grande favore in Etruria, da dove proviene la maggior parte degli esemplari a lui attribuiti. La decorazione dell’anfora è suddivisa in fasce che recano per lo più motivi geometrici e vegetali, palmette e fiori di loto; da notare, nella prima fascia, il fregio di animali feroci con preziosi ritocchi in paonazzo e bianco e sulle anse le due figure di Menadi danzanti. L’attribuzione dell’anfora a Nikosthénes è certa, grazie alla presenza di un’iscrizione in caratteri greci, visibile all'altezza della prima fascia: “Nikosthénes (mi) fece”.Informazione aggiuntive: Anfora di tipo Nicostenico, del Gruppo Torlonia (v. ABV, p. 217). Sul labbro: meandro. Sul collo, in A e B, due palmette opposte e due fiori di loto opposti, disposti a croce. Sulla spalla: in A fascia di palmette e fiori di loto contrapposti; in B fascia di palmette e fiori di loto contrapposti alternativamente. La parte esterna delle anse a nastro è decorata da due danzatrici (in CVA "Menadi") con tenia rossa tra i capelli, chitone a fiori. Sul corpo la decorazione è divisa in fasce: nella superiore fregio con animali. Due galli in lotta, due pantere in lotta, due leoni che assaltano un toro, una pantera, una gallina, due galli che si incrociano, una gallina. Sopra le teste dell'ultima gallina e della pantera precedente compare l'iscrizione da sinistra a destra. La fascia inferiore presenta una catena di boccioli di loto. Presso il piede zona di raggi.
Provenienza: Caere
Provenienza:
Collezione: Collezione Palagi
Materiale: Argilla
Altezza: 32 cm
Diametro: mm
Diametro massimo: 17.6 cm
Diametro dell'orlo: 12.6 cm
Numero di Inventario: MCA-GRE-G_0009
Bibliografia: ;
Bibliografia:
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Matthias Klein, Meistersign., p.63,n.40;
A.D., p.396;
Heinrich Heydemann, Mitteilungen aus den Antikensammlungen in Ober- und Mittelitalien. Drittes hallisches Winckelmannsprogram, Halle, 1879, p.59,n.1585;
Giuseppe Pellegrini, Catalogo dei vasi antichi dipinti delle Collezioni Palagi ed Universitaria, Bologna, 1900, p. 28, n. 197, figg. 22-23;
Pericle Ducati, Guida del Museo Civico di Bologna, Bologna, 1923, p.66;
Joseph Clark Hoppin, 1924, p.322,n.5;
Luciano Laurinsich, Corpus Vasorum Antiquorum, Italia 7, Bologna Museo Civico, Fascicolo 2, 1926 (dopo il), III H e, tav. 10, 1-6;
John Davidson Beazley, Attic black-figure vase painters, Oxford, 1956, p.218, n. 15;
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Pelagio Palagi artista e collezionista, Bologna, 1976, p. 258, n. 203; p. 282 fig. 203;
Dalla stanza delle Antichità al Museo Civico. Storia della formazione del Museo Civico Archeologico di Bologna, Bologna, 1984, p. 203, n. 99;
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Vincent Tosto, The black-figure pottery signed NIKOSTHENES EPOIESEN, Amsterdam, 1999, pls 13.12; 66.12; 91.12;