Attraversato l'atrio, il visitatore ha accesso al bel cortile interno, trasformato in occasione dell'inaugurazione del Museo nel 1881 e ornato da una fontana sormontata da un puttino di bronzo, opera dello scultore Stefano Galletti.
Informazioni aggiuntive
Attraversato l'atrio, il visitatore ha accesso al bel cortile interno, trasformato in occasione dell'inaugurazione del Museo nel 1881 e ornato da una fontana sormontata da un puttino di bronzo, opera dello scultore Stefano Galletti.
Il cortile è anche sede della collezione lapidaria del Museo; lungo le pareti, al di sotto del porticato, sono disposte importanti testimonianze della storia romana di Bologna e numerose epigrafi delle collezioni Universitarie.
Sul lato occidentale sono da segnalare i miliari della via Aemilia a alcune stele che riportano nomi di famiglie di origine etrusca.
Sul lato sinistro del portico (lato nord) si dispongono le stele del cosiddetto "muro del Reno", una diga costruita nella tarda antichità riutilizzando le stele di una vicina e ormai abbandonata necropoli romana lungo la via Aemilia.
L'ala orientale del cortile è infine dedicata alle iscrizioni connesse con la vita pubblica della città romana, alle iscrizioni imperiali e ai calchi dei graffiti rinvenuti all'interno dell'acquedotto augusteo.