La sala XI raccoglie le più significative testimonianze archeologiche della presenza dei Celti a Bologna e territorio.
Informazioni aggiuntive
La sala, situata al primo piano del Museo, espone i corredi funerari relativi a deposizioni risalenti al IV e III secolo a.C.
Si tratta dell'ideale continuazione del grande salone X, che raccoglie le testimonianze etrusche di Bologna ed è infatti dedicata ad illustrare la storia del territorio bolognese fino alla definitiva conquista da parte di Roma, sancita dalla deduzione, nel 189 a.C. della colonia latina di Bononia nel territorio dei Boi.
A partire dall'inizio del IV sec. a.C. il territorio dell'etrusca Felsina venne occupato da una delle popolazione celtiche di origine transalpina che, a partire dalla fine del V a.C., si resero protagoniste di un ampio movimento migratorio che interessò l'Italia centro-settentrionale. Secondo le fonti antiche furono i Boi, ad insediarsi nell'area padana a sud del Po, tra il parmense e la Romagna e il loro arrivo determinò un mutamento nel sistema insediativo etrusco.
A Bologna dell'abitato celtico non restano che labilisse tracce; la documentazione archeologica è soprattutto di carattere funerario: tombe, perloppiù ad inumazione, in cui, accanto a materiali di corredo tipicamente etruschi (vasellame per il banchetto) si associano armi e ornamenti di tradizione celtica.