Coppia di morsi da cavallo
I morsi fanno parte della bardatura del cavallo ed inseriti nella bocca dell'animale, permettevano di guidarlo.
Informazioni aggiuntive
Questi oggetti si trovano all'interno dei corredi bolognesi normalmente in coppia e spesso associati ad anelli e chiodini che decoravano le redini in cuoio, suggerendo un uso dei cavalli aggiogati per tirare un carro leggero.
L'uso dei cavalli e del carro consentiva una velocità di spostamento dieci volte maggiore a quella di un uomo appiedato, conferendo così a chi li possedeva una maggiore capacità di controllo del territorio e una indubbia superiorità bellica. Inoltre il loro possesso richiedeva notevoli risorse, sia per l'addestramento e per il mantenimento degli animali, che per la costruzione e la manutenzione dei carri. Rappresentarsi come possessori di cavalli equivaleva dunque a denunciare l'appartenenza ad un rango sociale elevato. Se in un primo momento, a Bologna, questa prerogativa appare esclusivamente maschile, già alla fine dell'VIII secolo a.C. alcune importanti tombe femminili fanno sfoggio dei morsi.
Luogo: Sala X - Bologna etrusca
Provenienza: Bologna. Necropoli Benacci-Caprara, tomba 39
Datazione: 725 - 700 a.C
Materiale: bronzo
Dimensione: lunghezza cm 18,6
Numero di inventario: 23298