Alare e spiedo di bronzo miniaturizzati
L'alare e lo spiedo provengono da una ricca tomba femminile ad incinerazione, una delle più significative del Villanoviano bolognese.
Informazioni aggiuntive
Le ceneri della defunta erano infatti accompagnate da una ricca parure di oggetti di ornamento personale, da un fuso in bronzo e da un notevole servizio da banchetto con vasi in terracotta e bronzo. In questo corredo si concentrano inoltre oggetti di importazione: una tazza di ceramica (detta skyphos) decorata a chévrons, due amuleti in faïence ed una piccola fibula a sanguisuga in argento riconducibile alle oreficerie di Vetulonia. A questi chiari elementi di prestigio si aggiunge la presenza dell'alare e dello spiedo. Tali oggetti, legati alla cottura delle carni, cibo riservato ai ceti dominanti, e al focolare, centro della vita domestica e cultuale, compaiono nella penisola italiana a partire dalla seconda metà dell'VIII secolo a.C. e connotano solitamente tombe di guerrieri di rango principesco. A Bologna invece sia gli spiedi che gli alari - sempre miniaturizzati - ricorrono, esclusivamente in ricche tombe femminili, probabilmente ad indicare un legame fra queste donne e la sfera del focolare domestico o del sacrificio delle carni e del banchetto.
Luogo: Sala X - Bologna etrusca
Provenienza: Bologna, Sepolcreto Melenzani, tomba 22
Datazione: 750 - 720 a.C
Materiale: Bronzo
Dimensione: altezza cm 18,5; lunghezza cm 32,5
Numero di inventario: 23773, 23774