Introduzione
I primi villaggi etruschi a Bologna sorgono nel corso del IX secolo a. C. I più consistenti erano collocati lungo il corso del Savena e sono documentati dai sepolcreti di San Vitale e di Savena oltre che da tracce di insediamento nell'attuale quartiere fieristico. Ad essi si aggiunge il nucleo di Villa Cassarini (oggi Facoltà d'Ingegneria), situato sui primi rilievi collinari. A partire dall'VIII sec. a.C. i villaggi lungo il Savena vanno esaurendosi, e l'insediamento si concentra nell'area compresa fra i torrenti Aposa a est e Ravone a ovest, e delimitata verso sud dai rilievi collinari, verso nord dall'asse delle attuali vie Righi e Falegnami. La zona era particolarmente adatta all'insediamento, perché ricca d'acque, lievemente emergente rispetto alla pianura circostante e collocata in posizione ottimale per controllare importanti vie di comunicazione verso l'Etruria Tirrenica, quali le valli del Savena e del Reno. L'abitato doveva essere formato da piccoli gruppi di capanne, intorno alle quali si disponevano ampi spazi liberi per le esigenze dell'agricoltura, dell'allevamento e per la conservazione e lo stoccaggio dei prodotti. Il processo di riorganizzazione che interessa l'Etruria padana durante la seconda metà del VI sec. a.C. determina una trasformazione di carattere urbanistico nel centro di Bologna, che dal villaggio di capanne del periodo villanoviano e orientalizzante passa ad essere una vera e propria città. La città, che continua a svilupparsi nell'area occupata in precedenza, purtroppo è poco conosciuta, poiché la continuità insediativa fino ai giorni nostri non ha consentito di condurre scavi archeologici estesi e sistematici. Le case hanno le fondazioni in ciottoli e probabilmente il tetto di tegole e coppi, come nella vicina città di Marzabotto, ma a Bologna questo tipo di abitazione sembra coesistere con capanne circolari di tradizione più antica. Alcune strutture rinvenute sono riconducibili ad attività artigianali specializzate, quali la lavorazione del metallo e dell'argilla. Un edificio sacro sorge ai piedi delle colline, nell'area dell'ex Villa Cassarini (ora Facoltà di Ingegneria, fuori Porta Saragozza), in posizione elevata rispetto alla città, come una vera e propria acropoli: della struttura restano solo muretti in ciottoli e basi di pietra di sostegno per gli ex voto; il rinvenimento di statuette votive attesta il culto di Apollo e di Eracle.