Cratere a calice attico a figure rosse con incoronazione del vincitore del ditirambo
La raffigurazione sui due lati del vaso è riconducibile ad un racconto unitario: la rappresentazione dei momenti salienti di una gara musicale.
Informazioni aggiuntive
Su di un podio, un suonatore di aulòs accompagna un giovane cantante, mentre ai lati due Nikai, le Vittorie, volano verso il centro per incoronare i vincitori. Il cratere fu forse eseguito per ricordare la vittoria nel ditirambo, il canto cultuale in onore di Dioniso che, ritmato dall'aulòs, era eseguito in occasione delle Grandi Dionìsie, feste annuali che si svolgevano ad Atene verso la fine di marzo.
Sull'altro lato del cratere, accanto a Dioniso e a due personaggi del suo corteggio (un satiro e una menade) sono rappresentati il tripode, premio per il coro che eseguiva il miglior ditirambo, e due Nikai, una delle quali conduce al sacrificio un toro, premio per il poeta che aveva composto il canto.
Il cratere è raffigurato in una della tavole ad olio eseguite nel 1712 in occasione del dono di una parte delle collezioni di antichità di Luigi Ferdinando Marsili per l'allora nascente Istituto delle Scienze.
Luogo: Sala V e VI - Collezione Greca
Provenienza: Collezione Universitaria (già Marsili)
Datazione: fine del V secolo a.C. Pittore del Dinos
Materiale: ceramica
Dimensione: altezza cm 47,5
Numero di inventario: G 267 (PU 286)