Cratere campano a figure rosse
Strettamente legate alle fabbriche della Sicilia e della vicina Paestum, la produzione di ceramica a figure rosse campana si sviluppa a partire dalla fine del V - inizi del IV secolo a.C. Caratteristica della ceramica campana è l'utilizzo di un' argilla di colore pallido, spesso ravvivata da una vivace policromia e dalla preferenza per forme di medie e piccole dimensioni.
Informazioni aggiuntive
Molto comuni sono le raffigurazioni di carattere funerario e dionisiaco, come nel caso di questo cratere, sul cui lato principale sono ritratte una menade ed una coppia di satiri. La donna indossa un lungo chitone, ha sul capo una ghirlanda di edera e reca un tamburo (tympanon) nella sinistra e un grosso grappolo di uva nella destra; i due satiri danzano e trasportano ciascuno due recipienti per il vino, una situla ed una grande anfora. Sul lato opposto è invece raffigurata una scena di libagione: tre giovani ammantati con corona sul capo, di cui quello al centro, appoggiato ad un bastone, reca nella destra una larga coppa per effettuare il rito (phiale).
Luogo: Sala V e VI - Collezione Greca
Provenienza: Collezione Palagi
Datazione: metà del IV secolo a.C. Pittore del British Museum F 196
Materiale: ceramica
Dimensione: altezza cm 40,4
Numero di inventario: G 561 (PU 604)