Introduzione
Le dimensioni dell'abitato a noi note si riferiscono soprattutto all'età dell'imperatore Augusto (fine del I sec. a.C.) che ristrutturò la città, la primitiva rete viaria e i monumenti della fase precedente, quali la basilica e il teatro. Negli isolati più centrali - che, fin dall'origine, occupavano l'area dell'attuale Piazza Maggiore e la fascia mediana dell'abitato - si trovavano gli edifici pubblici, il forum, la piazza principale pedonalizzata anche per indicarne l'importanza civica, la basilica (il complesso monumentale civile della città) che si affacciava sul forum , il macellum (il centro commerciale), il teatro e i templi. Bologna era servita da un acquedotto sotterraneo che prendeva l'acqua dal torrente Setta e, dopo un percorso di 18 chilometri, giungeva fino al margine meridionale dell'abitato, dove si trovavano le vasche di raccolta, da cui partivano le tubazioni in piombo per la distribuzione dell'acqua, che alimentavano fontane pubbliche, ricche case private e le terme. Sempre nell'età augustea, nel II secolo a.C., fu costruito un ponte sul fiume Reno. Le abitazioni private furono inizialmente modeste, costruite in legno e mattoni intonacati e dipinti; in età imperiale nelle case più ricche comparvero pavimenti a mosaico e pareti dipinte o decorate con stucchi. Nell'area periferica orientale, a ridosso del centro storico, si trovavano l'anfiteatro, l'edificio pubblico destinato a giochi e spettacoli, e il tempio di Iside. Nell'immediata periferia della città si impiantarono le attività artigianali: fornaci per la produzione dei laterizi e delle ceramiche, fabbriche di panni e di calzature, officine per la lavorazione dei metalli. Nelle campagne si svilupparono centri agricoli (pagi) e villae, fattorie con casa padronale, alloggi per gli schiavi ed edifici agricoli. Le necropoli (i cimiteri) erano situate all'esterno del perimetro cittadino lungo le principali strade, vicino agli insediamenti e alle ville.