Introduzione
Sulle monete, fin dalle prime emissioni del VII secolo a.C., compaiono frequentissime le raffigurazioni di animali, spesso eseguite con grande fedeltà e realismo. Sono presenti sia sulla monetazione greca che su quella romana, vengono ripresi nelle emissioni delle zecche italiane e anche sulla produzione medaglistica. Non vengono raffigurati sono gli animali più noti o solo quelli realmente esistenti, ma anche animali favolosi, legati alla mitologia. Frequenti sono le raffigurazioni di animali domestici, ma vi sono anche scene pastorali, come la mucca che allatta il vitello, o tratte dalla vita animale: il leone che azzanna il cervo, le aquile che sbranano una lepre, ecc. Molti animali sono sacri alla divinità della città che emette la moneta, come ad esempio la civetta per Atena, o diventano il simbolo stesso della città e della sua monetazione, come la tartaruga sulle emissioni di Egina e il pegaso su quelle di Corinto. Nelle monete romane le raffigurazioni di animali sono piuttosto frequenti, a partire dal tipo che ricorda la nascita di Roma che raffigura la lupa che allatta i gemelli.