Statuetta di Arpocrate
Arpocrate è il nome col quale i Greci definirono "Horo il fanciullo", il dio egizio figlio di Osiride e Iside. Rappresentato come un infante nudo, il dio è caratterizzato dal dito in bocca, un gesto originariamente inteso come naturale atteggiamento infantile, interpretato in epoca greco-romana come un invito al silenzio e dunque a non divulgare i segreti connessi all'iniziazione dei misteri isiaci.
Informazioni aggiuntive
In età ellenistica, quando il culto ebbe grande diffusione, Arpocrate assunse l'aspetto del dio greco Eros, con forme paffute e lunghe chiome inanellate. E' con queste caratteristiche che entrò nel mondo romano dove fu venerato quale dio della fertilità, come suggerito dal nuovo attributo della cornucopia.
Il bronzetto conservato nel Museo di Bologna presenta la divinità stante, con il braccio destro piegato e l'indice della mano vicino alla bocca, il sinistro flesso in avanti a reggere il corno dell'abbondanza, pieno di frutti, attorno al quale è avvolto un serpente. Sul capo ha una corona radiata, con la mezzaluna e un fiore di loto centrale, elementi che sottolineano l'aspetto solare di Arpocrate.
Luogo: Sala IX - Collezione Romana
Provenienza: Collezione Palagi
Datazione: I secolo d.C.
Materiale: bronzo
Dimensione: altezza cm 11
Numero di inventario: Rom 1031