Introduzione
L'avorio, importato soprattutto dall'Africa, era utilizzato a Roma fin dall'età regia per la produzione di oggetti di lusso. L'arte dell'intaglio in avorio ebbe un grande sviluppo in particolare negli ultimi secoli dell'impero romano con la realizzazione di dittici e pissidi. A causa del costo elevato e della sua rarità, l'avorio era spesso sostituito dall'osso di bue, materiale più economico e facilmente reperibile, impiegato per la realizzazione di appliques decorative di mobili e letti e per la produzione di piccoli strumenti come manici di coltellini, spilloni, pettini o contenitori di unguenti.