Mummia di gatto
La pratica della mummificazione si estendeva in Egitto anche a quegli animali, detti sacri, nei quali potevano incarnarsi alcune divinità. È questa la ragione per cui esistono necropoli egiziane interamente dedicate a ibis, babbuini, gatti, coccodrilli ecc., le cui mummie sono state ritrovate a migliaia.
Informazioni aggiuntive
Il gatto, in particolare, era l'animale sacro alla dea Bastet, una divinità molto cara agli Egiziani, in quanto protettrice del focolare e della famiglia, che è sempre raffigurata con il corpo di donna e la testa di gatta. Il suo principale luogo di culto si trovava nella città di Bubastis nel Delta, ma la dea era adorata anche in altre località del Paese. Risulta quindi difficile stabilire la necropoli di provenienza di questa mummia, che riproduce con accuratezza solo la testa del gatto, mentre cela all'interno di un grande bozzolo in tessuto di lino la restante parte dell'animale.
Luogo: Collezione egiziana
Provenienza: Egitto: località ignota. Collezione Palagi (Nizzoli)
Datazione: Epoca Tarda: XXVI - XXX dinastia (664 - 342 a.C.)
Materiale: lino
Dimensione: altezza cm 40
Numero di inventario: KS 2040