Disco ipocefalo
Nel corredo funerario egiziano è talvolta inserito un disco, in papiro, terracotta, legno o bronzo, detto ipocefalo dallo Champollion in poi, perché collocato sotto la testa del defunto allo scopo di garantirne l'integrità e il calore vitale in eterno. I testi e le raffigurazioni che vi appaiono sopra sono tratti dal capitolo 162 del Libro dei Morti che corrisponde alla "Formula per far nascere una fiamma sotto la testa del beato".
Informazioni aggiuntive
Al centro dell'ipocefalo bolognese, appartenuto ad un sacerdote del dio Thot di nome Pa-sheri-Khonsu, è riconoscibile il dio Amon-Ra con quattro teste di ariete, accoccolato al suolo e adorato da quattro cinocefali; attraverso questa immagine si associava il defunto al sole e alla sua rinascita eterna salutata appunto dai cinocefali con alte grida.
Luogo: Collezione egiziana
Provenienza: Egitto: località ignota. Collezione Palagi
Datazione: Epoca Tarda: XXVI - XXX dinastia (664 - 342 a.C.)
Materiale: papiro
Dimensione: diametro cm 14,5
Numero di inventario: KS 2025