La nascita della scultura in pietra
Nel corso del VII sec. a.C., Bologna si presenta come un grande centro protourbano, guidata da una classe aristocratica di cui intuiamo l’esistenza grazie agli oggetti deposti nelle tombe. Questi materiali sono un mezzo per esprimere il potere e il primato delle classi emergenti della società e sono caratterizzati in questa fase da un gusto imbevuto di elementi orientali che, attraverso l’Etruria tirrenica, giunge fino alla pianura padana. Questo periodo è infatti noto, proprio per le peculiarità del linguaggio figurativo, come fase orientalizzante (720 – 580 a.C.).
Informazioni aggiuntive
La produzione artistica che più di ogni altra dimostra l’adesione di Bologna, e in generale del territorio padano, alla cultura orientalizzante è senza dubbio quella della scultura in arenaria: si conoscono circa una quarantina di monumenti (soprattutto stele funerarie) databili tra la fine dell’VIII e i primi decenni del VI secolo a.C., decorate a bassorilievo con motivi che derivano dal repertorio artistico del Vicino Oriente Antico, come la sfinge alata, che rappresentava il mistero e la morte, o l’albero della vita simbolo di immortalità.
Luogo: Sala X - Bologna etrusca
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