Fase Felsinea
Alla fine del VI sec. a.C. nell’Etruria padana assistiamo ad una profonda evoluzione culturale, economica e sociale: l’importante centro villanoviano di Bologna si trasforma in una città, chiamata Felsina, con case in muratura e fondamenta in ciottoli di fiume, e un’area sacra riservata ai templi, posta sulla collina meridionale. I sepolcreti, collocati al di fuori del centro abitato, hanno restituito una straordinaria quantità di corredi funerari esposti in questa sala, tra cui quelli provenienti dalla Necropoli della Certosa, a ovest della città, e dalla Necropoli dei Giardini Margherita, a sud.
Informazioni aggiuntive
Fra i materiali rinvenuti sono numerosi i vasi figurati importati dalla Grecia, attraverso il porto della città etrusca di Spina, e il vasellame in lamina di bronzo di produzione etrusca, che arricchiva il servizio da banchetto deposto all’interno delle sepolture.
Lungo le pareti della sala sono esposti i segnacoli funerari in pietra arenaria, che indicavano le tombe, tra cui le stele a forma di ferro di cavallo, caratteristiche della città di Felsina.
Luogo: Sala X - Bologna etrusca
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