Stele funeraria con scena di viaggio del defunto
Esternamente le tombe erano segnalate da svariate tipologie di segnacoli: nella maggioranza dei casi grezzi ciottoloni fluviali, cui si affiancavano cippi sferici su base quadrangolare con protomi d’ariete agli angoli e stele figurate, realizzati in arenaria locale, riservati alle sepolture degli individui di rango più elevato. In particolare le stele, con la loro caratteristica forma a “ferro di cavallo”, rappresentano una produzione scultorea del tutto peculiare e originale di Bologna, altrove sconosciuta. Decorate a bassissimo rilievo, mostrano rappresentazioni figurate disposte a tutto campo o suddivise entro registri separati da listelli, comprese all’interno di una cornice; il repertorio iconografico è piuttosto standardizzato e trae molti modelli stilistici dalla coeva ceramica attica.
Informazioni aggiuntive
Questa stele è, per forma e tipo di raffigurazioni, una delle più emblematiche del gruppo dei caratteristici segnacoli funebri bolognesi.
Di dimensioni monumentali, è decorata a bassorilievo su entrambi i lati.
l tema del passaggio del defunto dalla vita alla morte è descritto mediante due scene diverse, in cui compare sempre un demone alato, che, su un lato, “rapisce” il defunto portandolo per mano nell’Aldilà, sull’altro lo guida verso l'oltretomba su una biga trainata da cavalli alati.
Questa seconda raffigurazione si inserisce in una delle tre fasce in cui è suddiviso uno dei lati della stele; nelle altre due fasce vi sono, in basso, una rappresentazione di giochi funebri, con un cavaliere etrusco armato che affronta un guerriero nudo con spada e scudo; in alto la lotta tra un serpente ed un ippocampo, animali fantastici che alludono al mondo ultraterreno.
Luogo: Sala X - Bologna etrusca
Provenienza: Bologna, necropoli della Certosa, tomba 89.
Datazione: Seconda metà del V sec. a.C.
Materiale:
Dimensione:
Numero di inventario: Ducati 168