Cratere a volute attico a figure rosse
ll cratere era un grande recipiente provvisto di un'imboccatura molto ampia e dal corpo capace, destinato a contenere il vino che, mai consumato puro dai Greci, veniva mescolato con acqua e anche miele. La foggia di questo cratere è caratterizzata dalla forma delle anse, che terminano sull'orlo del vaso in riccioli a volute. Sul lato principale è raffigurata Eos, la personificazione dell'aurora, mentre insegue Kephalos afferrandolo per un braccio. Secondo il mito, a causa di una vendetta di Afrodite, Eos era destinata ad innamorarsi infelicemente di giovani mortali. Infatti per conquistare il giovane Kephalos, Eos fu costretta a rapirlo e a condurlo in Siria, dove ebbe da lui un figlio, Fetonte. Presto però Kephalos si stancò della dea e decise di ritornare dalla moglie Procri.
Provenienza:
Collezione: Collezione Universitaria
Materiale: Argilla
Altezza: 45.5
Diametro dell'orlo: 31.4