Introduzione
L’Egitto appartiene geograficamente alla fascia desertica dell’Africa settentrionale. Il clima era secco e arido, l’aria era pura e non pioveva quasi mai. Gli uomini hanno potuto stabilirsi in questa zona grazie al fiume Nilo che ogni anno, durante la piena, inondava le due rive e vi depositava il limo, fanghiglia che rendeva fertile la terra. Ecco perché lo storico greco Erodoto definì l’Egitto “dono del Nilo”. Si potevano così coltivare cereali, lino e ortaggi. Il fiume e le zone acquitrinose erano l’ambiente ideale per numerose specie di pesci, uccelli e insetti, ma anche per coccodrilli e ippopotami. Al di là delle terre coltivate si estendeva il deserto, dove vivevano antilopi, gazzelle, sciacalli, leoni, lepri e numerosi altri animali che troviamo raffigurati alle pareti delle tombe.