Tetradracma in argento di Atene
Informazioni aggiuntive
Circa 10.000 sono le monete greche; il nucleo, suddiviso per regioni e zecche, riunisce esempi delle principali fasi monetali del mondo greco, dalle prime emissioni del VII secolo a.C. alla monetazione di epoca classica, dagli straordinari esemplari di età ellenistica alla monetazione delle città greche durante il dominio di Roma. Particolarmente numerosi sono gli esemplari appartenenti alle zecche della Magna Grecia e della Sicilia (Sibari, Taranto, Siracusa, Agrigento, Gela, Zancle, ecc.), che si affiancano alle più famose emissioni di Atene, Tebe e Corinto. Arricchiscono la collezione alcuni esemplari di grande rarità e numerose monete che testimoniano l'alto livello artistico raggiunto dagli incisori greci nell'arte della coniazione. Atene fu una delle prime città della Grecia ad emettere moneta e a partire dalla seconda metà del VI sec. a.C. adottò un tipo monetale che rappresentava al dritto la testa di Atena, protettrice della città, e al rovescio la civetta, animale a lei sacro, simbolo della sapienza e della ragione. In questo esemplare la dea compare con l'elmo attico, ornato da tre foglie di ulivo, mentre al rovescio l'immagine della civetta è accompagnata da un rametto d'ulivo, da un crescente lunare e dalla legenda A E, in lettere greche, abbreviazione del nome della città di Atene. Queste monete, famose in tutto il mondo antico e chiamate, per il tipo del rovescio, "civette", furono sempre di buona lega metallica, di peso regolare e vennero riconsciute e accettate anche al di fuori del mondo greco.
Luogo: Deposito
Provenienza: Collezione Universitaria
Datazione: 460 - 420 a.C. circa
Materiale: Argento
Dimensione: diametro mm 22; gr 16,70
Numero di inventario: 47932