Lekythos attica a fondo bianco
I vasi di questo tipo, molto rari al di fuori dell'Attica, costituiscono una categoria particolare sia per tecnica, non molto lontana da quella della pittura parietale, che per destinazione. Infatti a partire dal secondo venticinquennio del V sec. a.C. le lekythoi a fondo bianco vengono prodotte come vasi a destinazione esclusivamente funeraria. Tale funzione è confermata sia dalle raffigurazioni sui recipienti stessi, che nella maggior parte dei casi si riferiscono alla vita dell'aldilà o a scene di offerta e di addio presso una tomba, sia dal fatto che su alcuni vasi la lekythos compare raffigurata sui gradini delle stele sepolcrali. Il fondo del vaso veniva rivestito con un'ingobbiatura bianca, formata da latte di calce e la decorazione eseguita con colori ottenuti da terre colorate (rosso in varie gradazioni, nero, giallo), usati dapprima per definire i contorni delle figure e a poco a poco estesi a tutti i dettagli importanti; le scene raffigurate acquistano così un contributo cromatico di grande effetto, che manifesta chiaramente l'influsso della grande pittura greca contemporanea. La produzione di lekythoi a fondo bianco cessa negli ultimi decenni del V sec. a.C., fase a cui appartiene questo esemplare, opera del Pittore del Canneto, autore prolifico, anche se piuttosto ripetitivo nello schema compositivo, privilegiando raffigurazioni con due personaggi, un giovane e una donna, ai lati di una stele funeraria.
Provenienza:
Collezione: Collezione Skene
Materiale: Argilla
Altezza: 35.5
Diametro massimo: 10
Diametro dell'orlo: 6.1