Cratere a campana attico a figure rosse
La ceramica attica era prevalentemente destinata ad essere utilizzata durante il simposio, importante momento di vita collettiva, durante il quale al consumo del vino, che assumeva aspetti sia conviviali che rituali, erano associate musica, danze, poesia. La preparazione ed il consumo del vino erano dunque le funzioni principali a cui erano destinati i vasi. Essi, tuttavia, non fungevano solo da semplici recipienti, ma da veri e propri veicoli di immagini e la raffigurazione del simposio, occasione per cui erano stati creati, occupa un posto importante tra i temi illustrati. Su uno dei lati di questo cratere, recipiente utilizzato per mescolare il vino, è infatti rappresentata una scena di simposio: su due letti (klinai) sono sdraiati i tre banchettanti, ricoperti dai mantelli, mentre in piedi, nudo, è un giovane con funzione di servitore. Tutti indossano una corona di foglie o fiori, elemento spesso connesso all’ebbrezza e ai piaceri del simposio. Sui tavolini al di sotto delle klinai sono raffigurati alcuni vasi, mentre i due convitati a destra tengono in mano una kylix, la coppa da cui si beve il vino.
Provenienza:
Collezione: Collezione Universitaria
Materiale: Argilla
Altezza: 27.3
Diametro dell'orlo: 31