Oinochoe corinzia
Dall'VIII secolo a.C., Corinto diviene uno dei più attivi centri della Grecia per la produzione e l'esportazione del vasellame ceramico. Le sue officine utilizzano una caratteristica argilla di colore giallo pallido, decorata in un primo momento in stile geometrico, ma già dagli ultimi decenni dell'VIII secolo a.C., i pittori di Corinto svilupparono uno stile figurato, utilizzando la tecnica a figure nere, delineando la silhouette della figura sul fondo chiaro dell'argilla; i dettagli interni delle figure venivano indicati tramite l'incisione e grazie anche all'adozione di colori aggiunti quali il rosso paonazzo e il bianco. Questa brocca, dalla caratteristica forma del periodo medio-corinzio, con bocca trilobata e fondo piatto, è decorata da due ricchi fregi figurati con animali ed esseri umani, alternati sullo sfondo da rosette di riempimento. Al centro del fregio maggiore, sul corpo del vaso, è riconoscibile la figura della potnia theron, o signora degli animali: una figura femminile posta tra due leoni con le fauci spalancate. Si tratta di una divinità di origine asiatica, identificata poi con l'Artemide Persiana, raffigurata tra animali feroci, spesso leoni, a simboleggiare la dominazione umana sulla natura selvaggia.
Provenienza:
Collezione: Collezione Palagi
Materiale: Argilla
Altezza: 15.6
Diametro di fondo: 18.3