Anfora attica a figure nere
A partire dalla fine del VII secolo a.C., si afferma ad Atene la produzione di vasi decorati a figure nere, a imitazione della contemporanea produzione corinzia. Ben presto però i vasai attici abbandonano i motivi ornamentali geometrici e vegetali per dedicare maggior spazio alle rappresentazioni della figura umana e a temi di ispirazione mitologica; in un breve volgere di tempo questi vasi si impongono non solo sul mercato greco, ma anche lungo le principali rotte marittime del Mediterraneo fino all’Etruria e raggiungendo ad est le rive del Mar Nero. L'anfora è un bell'esemplare della tipica produzione di Nikosthénes, un vasaio attico attivo tra il terzo venticinquennio e la fine del VI sec. a. C., che avvia una produzione speciale di vasi dalla peculiare sagoma ad imitazione dei recipienti in metallo. Nikosthénes fu ceramista e pittore al tempo stesso e le sue produzioni trovarono grande favore in Etruria, dove sono stati trovati la maggior parte degli esemplari a lui attribuiti. L'attribuzione dell'anfora a Nikosthénes è certa, grazie alla presenza di un'iscrizione in caratteri greci, visibile all'altezza della prima fascia: "Nikosthénes (mi) fece".
Provenienza:
Collezione: Collezione Palagi
Materiale: Argilla
Altezza: 32
Diametro massimo: 17.6
Diametro dell'orlo: 12.6