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Giovanni Battista Belzoni: un Indiana Jones alla riscoperta dell’Egitto
30 maggio 2007 - 30 aprile 2009
Nel 1821 Giovanni Battista Belzoni, che può essere definito allo stesso tempo un uomo di spettacolo, un ingegnere idraulico, un archeologo, uno scrittore, un esploratore, dedicò alla sua fortunata scoperta nella Valle dei Re della tomba del faraone Sety I la prima mostra egittologica di ogni tempo, ricostruendone alcuni ambienti in dimensioni reali all’interno dell’Egyptian Hall di Londra, e per farlo utilizzò i calchi in cera dei rilievi e le riproduzioni ad acquerello delle pitture fatti in loco. La mostra inaugurò il 1 maggio 1821 e fu l’evento dell'anno, visitata da centinaia di migliaia di londinesi (solo 2000 il primo giorno).
A quasi duecento anni di distanza, il Museo Civico Archeologico di Bologna ed il Biografilm Festival – International Celebration of Lives, in collaborazione con il City Museum & Art Gallery di Bristol che conserva gli acquerelli originali del Belzoni e con il contributo ABO Autostazione s.p.a., di Fiat Lancia, di Vip Mediacom, hanno pensato di rendere omaggio a Belzoni archeologo riallestendo la stessa mostra presso la Sezione Egiziana del Museo Civico Archeologico di Bologna dove si conservano ben 11 statuette funerarie provenienti dalla tomba di Sety I. Nella corte vetrata del Museo sarà costruito un modello in scala 1:3 della camera funeraria e dell’attigua sala a pilastri di questa sepoltura, che con i suoi oltre 120 metri di lunghezza è la più grande e forse la più bella fra tutte le tombe regali del Nuovo Regno, per far rivivere al pubblico almeno una parte delle emozioni provate dal Belzoni al momento dell’eccezionale scoperta, in attesa che la vera tomba nella Valle dei Re torni ad essere visitabile.