(Clicca sull'immagine per visualizzarla a tutto schermo)
Il progetto "Cultura libera tutti" è nato dalla collaborazione tra la Cooperativa Sociale Accaparlante e alcune importanti realtà culturali del territorio bolognese come MAMbo, Museo Civico Archeologico e ITC Teatro – Compagnia Teatro dell’Argine. Si è incentrato sul tema dell'accessibilità culturale, intesa come abbattimento delle barriere architettoniche, fisiche e relazionali che rischiano di emarginare alcuni soggetti che, per caratteristiche personali (disabilità, non conoscenza della lingua, fragilità sociale) faticano ad approcciarsi alle realtà culturali del territorio, rischiando di essere esclusi dalla fruizione di occasioni di conoscenza, espressione e creatività.
Il progetto ha previsto un corso di formazione rivolto ad insegnanti, educatori e mediatori culturali ed un percorso sperimentale per tutte le Scuole Primarie e Secondarie di I e II grado del territorio: il primo si è svolto nei mesi di ottobre e novembre 2013 e ha previsto 4 incontri di 3 ore ciascuno, svolti presso le sedi delle istituzioni facenti parte del progetto; il secondo, rivolto alle scuole, ha previsto due incontri della durata di 2 ore ciascuno, uno presso le strutture culturali che hanno coordinato l'iniziativa e uno presso la scuola.
Il primo incontro del corso di formazione, "Progetto Calamaio: l'incontro con la diversità" si è concentrato sull'approccio alla disabilità elaborato dalla Cooperativa Accaparlante: il riconoscimento della paura e del pregiudizio come primo passo per il loro superamento, attraverso una sperimentazione diretta della diversità in modo positivo e giocoso.
Nel secondo incontro, "Diversamente Arte", si è sviluppato l'incontro con l'arte contemporanea come strumento in grado di ampliare e arricchire le prospettive culturali e individuali. L’opera d’arte come mezzo di allontanamento dalla contingenza personale e riconnessione al tempo presente, attraverso un punto di vista divergente sul mondo che permette di riflettere su come percepiamo la nostra identità e quella delle persone che ci circondano.
Il teatro e le arti performative come strumenti di socialità, coesione ed educazione non formale, hanno animato il terzo incontro "Io sono un altro, l'altro sono io": giochi, esercizi e attività teatrali generano un contesto di creazione artistica collettiva, in cui ciascuno mette in gioco un pezzo di sé condividendo idee, memorie, emozioni, empatia e fiducia reciproca.
Nel quarto e ultimo incontro, "Ringrazio gli dei di non essere nato barbaro...", svolto presso il Museo Civico Archeologico di Bologna, si è messo in evidenza come le iconografie e le fonti archeologiche e letterarie dell'antichità evidenzino una frequente descrizione dell'individuo in opposizione a un "altro", in processi di inclusione o esclusione solo apparentemente "distanti" da quelli odierni.
È seguito il percorso educativo rivolto alle Scuole Primarie e Secondarie di I e II grado del territorio che si è posto un triplice obiettivo:
- Sperimentare le diversità attraverso l’incontro diretto con persone con disabilità e valutarne le conseguenze
- Compiere una riflessione critica su uguaglianza e diversità
- Sviluppare un atteggiamento positivo nei confronti della diversità
Per quanto riguarda il Museo Civico Archeologico, gli archeologi del Museo stesso assieme agli animatori del Progetto Calamaio hanno realizzato il percorso "Ringrazio gli dei di non essere nato barbaro: un percorso alla scoperta dell'altro a partire dall'iconografia della ceramica attica". Al centro dei temi affrontati vi è la scoperta dell'altro, del diverso, a partire dalle ceramiche greche delle collezioni del Museo, ricche di soggetti e scene figurate che portano in primo piano il tema della diversità e dell'alterità.