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Un egizio di Bologna a Milano. RESTITUZIONI 2016. Tesori d’arte restaurati
Restituzioni è il programma biennale di restauri di opere d’arte appartenenti al patrimonio del Paese, promosso e curato da Intesa SanPaolo.
L’edizione 2016 di Restituzioni. Tesori d’arte restaurati ha fornito l’occasione per il salvataggio estremo di una scultura egiziana templare di età ramesside, un naoforo dedicato agli dei Osiri, Isi e Horo da Amenmes e Reshpu, due alti funzionari del tempio di Amon a Tebe, rispettivamente "grande sovrintendente alle mandrie di Amon" e "scriba reale e grande maggiordomo".
La statua, appartenuta al collezionista Pelagio Palagi (Bologna 1775 – Torino 1860) e conservata presso il Museo Civico Archeologico di Bologna, sarà esposta a Milano, Gallerie d'Italia dal 31 marzo al 17 luglio 2016, in occasione della mostra Restituzioni. Tesori d'arte restaurati.
La statua è interessante da un punto di vista tipologico, stilistico e testuale, ma anche per le vicende collezionistiche che l’hanno portata dall’Egitto a Bologna e per i numerosi restauri succedutisi negli anni allo scopo di interrompere il degrado del calcare egiziano in cui è stata scolpita.
L’attuale intervento è stato preceduto dallo studio del monumento e da una ricerca d’archivio finalizzata a ricostruire le tappe di un processo degenerativo che interagisce con la storia sia del collezionismo sia delle tecniche e dei materiali adottati a fini conservativi. Le informazioni ottenute sono state fondamentali per definire le indagini diagnostiche necessarie alla caratterizzazione dei materiali costitutivi e di restauro, così come all’individuazione e quantificazione delle fragilità del naoforo.
Di conseguenza, si è deciso di sperimentare un restauro che potremmo definire antico e/o ‘debole’, adottando solo consolidanti, adesivi e integrativi dalle caratteristiche meccaniche e chimiche le più simili a quelle della roccia originaria e che non interagiscono con i sali presenti nella roccia, tra le principali cause del deterioramento lapideo di questa scultura.
Lo scopo che ci si prefigge è quello di restituire al pubblico una statua trasferita nei magazzini del museo negli anni ’90 del secolo scorso.
Autore del restauro Cristina del Gallo
Direzione del restauro Daniela Picchi (Museo Civico Archeologico di Bologna)
Autore analisi/indagini Andrea Cagnini, Monica Galeotti, Simone Porcinai (Opificio delle Pietre Dure di Firenze); Luigi Sambuelli, Diego Franco (Laboratorio ENGEL, Politecnico di Torino) Paolo Maschio, Antonia Spanò (Laboratorio di Geomatica, Politecnico di Torino); Fabrizio Antonelli (Laboratorio LAMA, Università IUAV di Venezia).
Disegni Elena Cané (Museo Civico Archeologico di Bologna)
Foto Marco Ravenna