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Un esempio di archeologia ricostruttiva: le armi del guerriero di Ceretolo
La sala XI del Museo Archeologico di Bologna raccoglie le più significative testimonianze archeologiche della presenza dei Celti a Bologna e nel territorio circostante. Tra i corredi funerari che fanno parte dell’allestimento, spicca quello della tomba di Ceretolo a Casalecchio di Reno (Bologna): era destinato ad un guerriero, come dimostra la panoplia, costituita da scudo, lancia, spada, fodero e cinturone metallico.
Con il progetto “Ricostruire l’Antico”, nato dalla collaborazione tra il Museo e l’artigiano del ferro Vincenzo Pastorelli, è stato possibile riprodurre, attraverso tecniche di lavorazione moderne, il completo armamento gallico sul modello delle antiche armi rinvenute nella tomba. La riproduzione delle armi celtiche assume una grande valenza didattica poiché è possibile non solo vedere le nuove ricostruzioni a fianco degli antichi reperti rinvenuti, ma – secondo un concetto di didattica e sperimentazione che vanno oltre il mondo dei più piccoli - le armi possono essere toccate, indossate, sperimentate dal pubblico, aggiungendo un forte valore "esperienziale" alla visita della sala gallica del Museo.