Dalla donazione alla Galleria
La contessa Nerina Armandi Avogli nel 1916 dona al Comune di Bologna una prestigiosa villa situata nell'elegante quartiere Saragozza affinché vi venga istituita “una galleria d’arte moderna”.
Quando viene aperta al pubblico nel 1925, Villa delle Rose espone 160 opere di proprietà comunale, principalmente del XIX secolo.
Undici anni dopo (1936) la collezione viene riordinata ad opera di Guido Zucchini che ne seleziona per l'esposizione solo opere del Novecento. Ventinove pezzi relativi al XIX secolo vengono trasferiti alle nascenti Collezioni Comunali d’Arte, inaugurate a Palazzo D’Accursio.
All’avvicinarsi del fronte di guerra a Bologna, le opere esposte a Villa delle Rose tra il 1943 e il 1946 vengono ricoverate in depositi e la Villa viene dapprima adibita ad ospedale e in seguito a sede di comando delle truppe tedesche, prima, e alleate poi. Dopo la guerra la Galleria d’Arte Moderna riapre su un solo piano. Ripresa l'attività espositiva, viene nominato direttore della Galleria d’Arte Moderna, nel 1959, un noto esponente della cultura bolognese, Francesco Arcangeli, che avvia un’importante campagna di acquisti di opere d’arte contemporanea. (Membri della Commissione Acquisti sono Mario De Micheli e Antonello Trombadori).
Nel 1969, durante la direzione di Carlo Volpe, il Comune modifica il destino della Galleria d'Arte Moderna deliberando, in accordo con la S.p.A. Finanziaria Fiere di Bologna, la costruzione di un nuovo complesso di edifici culturali nel quartiere fieristico.
La nuova sede della GAM inizia ad essere edificata nel 1970 su un progetto di Leone Pancaldi.
Nel 1972, già segretario dell’Ente Manifestazioni Artistiche, Franco Solmi assume la direzione della Galleria d’Arte Moderna (1972 - 1986), guidando la chiusura di Villa delle Rose del 1974 e il trasferimento alla nuova sede in Piazza della Costituzione.
La nuova sede
Dal 1975 la GAM è al Fiera District.
Il direttore Franco Solmi, in carica fino al 1986, viene affiancato da un nuovo Comitato Direttivo che ha i suoi stessi poteri.
Quando la direzione è assunta da Pier Giovanni Castagnoli (1987 - 1995) il Comitato Direttivo viene abolito.
L'attività della GAM è sempre più fervente portando la riapertura, nel 1989, di Villa delle Rose come dépendance espositiva.
Anche il patrimonio è sempre più incrementato, soprattutto nel 1991 quando la sorella di Giorgio Morandi, Maria Teresa, dona al Comune di Bologna un ingente numero di opere del fratello, circa centoventi tra olii, acqueforti e disegni, che vanno ad aggiungersi alla preziosa collezione morandiana della Galleria d’Arte Moderna, già costituita grazie a precedenti acquisti e donazioni.
Due anni dopo la donazione, nel 1993, viene inaugura a Palazzo D’Accursio il Museo Morandi, sede distaccata della Galleria d’Arte Moderna, appositamente realizzato per esporre in permanenza la collezione di opere di Giorgio Morandi.
Nel 1995 La Galleria d’Arte Moderna, primo museo in Italia, viene trasformata in Istituzione e dotata di un proprio Consiglio di amministrazione; la direzione viene affidata a Danilo Eccher (1995 - 2001).
Sotto la sua direzione, e grazie al contributo dell’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia Romagna, nel 1997 viene attivato all’interno della Galleria lo “Spazio Aperto”, situato in un’area collegata alle sale espositive, ma indipendente: un luogo riservato alla sperimentazione in cui si avvicendano mostre riservate soprattutto ad artisti emergenti e a fenomeni di forte attualità.
Nel 2001 la direzione passa a Peter Weiermair che guida la Galleria fino all'arrivo, nell'aprile 2005, di Gianfranco Maraniello.
La nascita di MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna
Il 5 maggio 2007 inaugura la nuova sede MAMbo in via Don Minzoni.
Il 1 gennaio 2013 la nuova Istituzione Bologna Musei, sotto la direzione di Gianfranco Maraniello, riunisce tutti i musei civici tra cui MAMbo- Museo d'Arte Moderna di Bologna, Museo Morandi, Casa Morandi, Villa delle Rose, Museo per la Memoria di Ustica, Museo Civico Archeologico, Museo Civico Medievale, Collezioni Comunali d'Arte, Museo Civico d'Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo del Patrimonio Industriale, Museo e Biblioteca del Risorgimento, Museo Internazionale e Biblioteca della Musica.
MAMbo afferisce, rispetto all'Istituzione Bologna Musei, all'Area Arte Moderna e Contemporanea.
Collezione e mostre temporanee
Galleria d'Arte Moderna e MAMbo hanno sempre curato la Collezione riallestendola periodicamente e offrendola al pubblico in nuove vesti.
La fervente attività delle mostre temporanee è stata svolta in tutte le sedi (Villa delle Rose, Galleria d'Arte Moderna e MAMbo) dal 1975 ad oggi con un notevole successo di pubblico.